Lo stato per definizione è l'apparato che detiene l'uso della violenza legittima e (aggiungo io) la possibilità di stabilire fin dove arriva questa legittimità. Combattere uno stato ingiusto ed assassino senza l'uso della violenza (in diverse forme, modi e contenuti) non solo vuol dire non avere alcuna speranza di vittoria ma anche omettere dalla propria analisi e dalla propria azione politica il principio fondante su cui lo stato si basa.
Il rifiuto della violenza dovrebbe passare attraverso il rifiuto dello stato e di qualsiasi forma di organizzazione sociale. Non esiste infatti organizzazione senza norme ed ogni norma è violenta nella sua necessità di essere applicata.
Basta con i finti moralismi, basta con i perbenismi da borghesi progressisti. La rivoluzione per necessità passa attraverso la violenza.
Se poi non vogliamo la rivoluzione.....