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20 marzo 2009 5 20 /03 /marzo /2009 12:22

 


"Credi in te stesso. Confida nelle tue capacità.

Dai valore a te stesso. Allo stesso modo vedrai

 che gli altri reagiranno in modo analogo nei tuoi confronti."

*


Dal libro  di Swami Kriyananda: “Conversazioni con Yogananda”,

pubblicato da Ananda Edizioni.

 

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20 marzo 2009 5 20 /03 /marzo /2009 12:15

 Un po’ tutti abbiamo fatto sogni ed in molti abbiamo cercato di catturarli con il comodino e di rinchiuderli nel cassetto, mentre in pochissimi siamo riusciti a non farli volare via. Peccato, qualcuno è anche rimasto mezzo fuori e mezzo dentro, schiacciato nella scorrevolezza delle guide del mobile. Nel caso vi sia capitato, non fateli soffrire, mi raccomando. Due belle botte aggiuntive dovrebbero bastare.

Comunque, sì,  magari non un vero e proprio senso di persecuzione, ma di sfiga totale. Volevi fare la cantante? La ballerina? L’astronauta? Il blogger? Ma non ci sei riuscito/a, perché la gente ti sbatteva le porte in faccia, i microfoni gelato si scioglievano all’istante, le scarpe di sbucciavano come banane, lo spazio si rattrappiva e spariva in un tunnel quantistico, le piattaforme dei blog si rifiutavano di farti registrare un account e ti scherzavano con pernacchie e scoregge non appena voltavi le spalle al monitor. Certo, a chi la racconti? La verità, vuoi saperla la verità? Sì?

 E’ che non ci hai creduto abbastanza, ecco la verità. Come dici? Volevi fare la ballerina anche se a otto anni pesavi centoventi chili? Ah, allora ritiro tutto. A volte non basta crederci, è vero. Però se non lo accetti, vuol dire che t’hanno già belle che fottuto l’anima
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20 marzo 2009 5 20 /03 /marzo /2009 09:19

Perché il governo non rende pubblica Bankitalia e non si stampa i soldi che servono per saldare il debito pubblico? Sapevate che se non fosse per gli interessi maturati ogni anno il bilancio italiano sarebbe in attivo? Ogni anno 80 miliardi di interessi si aggiungono a un debito mostruoso, che già da tempo ha superato il PIL. Secondo voi il governo come fa a recuperare questo denaro? Beh, facendo ciò che pure noi saremmo costretti a fare: aumentando le tasse, tagliando fondi alla scuola, riducendo le pensioni etc etc. La principale obiezione mossa a chi propone di statalizzare la banca centrale è il pericolo di iperinflazione, come è successo in Germania negli anni trenta. Il compromesso è semplice: Bankitalia può anche restare in mano privata e la BCE può continuare a decidere quanta moneta emettere, ma che motivo c’è di indebitare lo stato? Perché l’emissione vera e propria (non la decisione del quantitativo) non può tornare allo stato? Perché mai lo stato si deve indebitare se la moneta appartiene ai cittadini? Con chi si indebita? Perché a qualche cittadino sveglio il sospetto potrebbe venire: non è che la moneta appartiene alle banche? E se appartiene alle banche è di enti privati, ovvero di banche italiane azioniste di Bankitalia, a sua volta azionista della BCE.
Che bisogno c’è di scambiare titoli di stato col denaro da emettere? In questo modo si generano interessi due volte: sui titoli di stato che la banca centrale rivende ai cittadini e sugli introiti dell’asta. Ma la banca centrale non guadagna solo su tali interessi, bensì sull’intero importo nominale della cartamoneta stampata. Questo è un sistema davvero geniale (per i banchieri) di creare fondi neri. Assomiglia al gioco delle tre carte perché quando ti chiedono con chi è indebitato lo stato ti viene da rispondere… con i cittadini.
Ma non finisce qui, perché il 92% della liquidità esistente è creata dalle normali banche. Questo si chiama credito e si basa sulla cosiddetta riserva frazionaria. In altre parole il denaro che pensate di avere in banca in realtà non c’è! Non esiste! Non per niente quando dovete ritirare una grossa somma vi fanno aspettare alcuni giorni. La moneta è creata dal nulla, come ripetono da anni nobel per l’economia del calibro di Maurice Allais. La moneta può essere creata (con il credito) e distrutta (con la chiusura di finanziamento). Il fatto è che non sarà mai possibile chiudere tutti i debiti perché la moneta è emessa tutta a debito. Significa che se all’inizio il debito uguaglia la massa monetaria, si aggiunge in seguito l’interesse. E l’interesse aumenta, aumenta… ma chi stampa il denaro per coprire questi interessi?
Ora vi sarà chiaro perché l’attuale politica adottata a livello globale per affrontare la crisi è del tutto fuori strada. Si stanno “tappando” debiti con altri debiti, anche ora che il sistema è al collasso. Ed è tutta questione di tempo. Se Cristoforo Colombo avesse contratto un euro di debito per scoprire l’America ora non gli basterebbe tutto il denaro del mondo per pagare il debito. E’ un sistema che non può continuare in eterno, perché è esponenziale. Quanto tempo pensate possa durare un sistema del genere? Beh, è già durato troppo e ciò che sta accadendo ne è la dimostrazione. Il debito USA ha raggiunto il suo punto di non ritorno circa 15 anni fa e anche l’Italia l’ha già raggiunto. Quando il debito pubblico supera il PIL di un paese è quasi impossibile farlo scendere.
In questi giorni Europe 2020, il noto gruppo di anticipazione politica, ha ribadito che il collasso vero e proprio giungerà nell’estate. Il pianeta si troverà a un bivio e a quel punto sarà d’obbligo scegliere: o per una nuova classe di potere e nuove regole, o per il baratro in cui saremo trascinati per i prossimi dieci anni, con conseguenze molto difficili da prevedere.

 

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19 marzo 2009 4 19 /03 /marzo /2009 16:51
Basta, bisogna urlare al popolo che l’informazione è sempre più controllata, di alcune cose ne parlano i soliti ignoti e non sempre.

Domenica Report ha affrontato un tasto dolente per la Lega Nord e comunque mangiato e digerito: Catania e il suo rischio di fallire in bancarotta, anzi lo è già, fallita. Non è possibile che in pochi sanno che a Catania stanno arrivando altri soldi da Roma per fare in modo che si paghino i debiti, ma i debiti di chi? Del medico del Re, e non è una bugia perché l’ex sindaco di Catania, Umberto Scapagnini, è il medico personale di Re Silvio!!

Basta, sono nauseato, nessuno ne parla, ma come si fa?
E Bossi? Cosa dice?
Anche lui è stipendiato da Re Silvio?

Federalismo si, Federalismo no,
a questo punto lo speriamo tutti, altrimenti istighiamo i comuni a non rispettare il patto di stabilità prendendo in giro tutti quelli che con lavoro onesto e sacrifici lo hanno rispettato.

Che dire, nulla, d’altronde Re Silvio i voti li ha presi e quindi deve rispettare le promesse fatte ad alcuni "CATANESI DOC", ma una cosa è certa, la Lega ne pagherà le conseguenze perché i suoi elettori le faranno un bel resoconto fra 4 anni.


Re Silvio sta trattando l’Italia come le sue aziende prima dell’aiuto di Craxi, e cioè falliremo tutti!!! Riguardatevi la storia, l’Italia è sull’orlo del fallimento e forse sarà tardi quando ce ne saremo accorti.

Comunque vada, gli Italiani sono felici, d’altronde l’ICI ne è un esempio, via l’ICI a tutti.

Io con Prodi pagavo 60 euro l’anno, con Berlusconi non la pago più, a me non è cambiato nulla, ma a dei mie amici con case grandi e/o in centro si, non pagano più nulla rispetto ai 400\500 euro che pagavano prima, ma non solo, perché tutte le case che hanno (seconda, terza ....) vengono intestate ai figli come prima casa ed ecco come per magia non pagare più l’ICI.

Il mio comune (centro destra) non ha ricevuto ancora i soldi dal Governo per compensare l’ICI, così tanti altri comuni d’Italia, e mi fermo qui per evitare di dire sempre le stesse cose, però non vi lamentate la prossima volta che trovate strade rotte o luci spente o ancora peggio, ospedali sempre più schifosi perché, da che mondo è mondo i servizi si PAGANO!!!!

A questo punto cari colleghi Italiani, spero che la prossima volta Re Silvio ci tolga anche Irpef, Irpeg, e chi più ne ha più ne metta, anzi perché lavorare con i libretti, tutti a lavorare in nero in modo da guadagnare di più!!!

Ps.: da venerdì case più grandi per tutti!!! Re Silvio dice che gli Italiani hanno buon senso e nessuno rovinerà l’estetica delle case e la sicurezza sarà garantita dai tanti periti che ci metteranno la faccia, staremo a vedere, anche perché Re Silvio sa molto bene che gli Italiani sono maestri in "furbizia", sicuramente oltre a mattoni e cemento serviranno anche più cittadini stranieri per l’aumento della cubatura dei nostri villini, sarà mai che ci sporchiamo le mani; altra indigestione per la Lega
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16 marzo 2009 1 16 /03 /marzo /2009 18:19

Alla cassa veloce con tanto di scritta a caratteri cubitali “Max. 10 pezzi” , anche se ormai non dovrebbe servire, perché si sa.
Due persone, una coppia, mettono una 20ina di articoli sul tappetino della cassa e alle rimostranze della cassiera, che sostiene tra l’altro, un bene poco di moda di questi tempi, il rispetto per gli altri clienti in coda, i due affermano di aver fatto la spesa separatamente e se la prendono anche un po’.
Poi però paga lui, lei mette le cose nei sacchetti e se ne vanno un po’ scocciati.

Sembra un problema banale, ma tocca direttamente il nocciolo di tante questioni e relativi problemi odierni di questa  Italia.
La nostra furberia e il nostro malsano istinto all’aggiramento delle regole, il nostro senso civico altalenante o addirittura ignoto, sta facendo molti danni a tutti i livelli, famigliari, sociali , individuali e collettivi.
Ne fa ancor di più il nostro lasciar correre per  stanchezza o superficialità.
Credo invece che ognuno di noi dovrebbe pretendere il rispetto per le regole e per l’altro.
Iniziando, perché no, dalle piccole cose della vita quotidiana, soprattutto dei nostri figli che ci osservano e prendono esempio e saranno i cittadini italiani dell’Italia che verrà.

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15 marzo 2009 7 15 /03 /marzo /2009 09:08


Tempo di crisi? Non certo per la Casta che si gode una "vecchiaia" d'oro alla faccia dei cittadini. Ecco i clamorosi "baby pensionati".

- Irene Pivetti, nel 2013, a 50 anni, dopo 9 anni a Montecitorio inizierà a percepire una pensione di 6.203 euro mensili.

- Giuseppe Gambale, entrato ragazzino nel 92', è andato in pensione nel 2006 a 42 anni con 8.455 euro lordi al mese.

- Giovanni Valcavi, banchiere varesino, è rimasto al Senato 68 giorni (dovette poi dimettersi per incompatibilità) ma ogni mese, dal 23 aprile del 1992, porta a casa una pensione attualmente di 3.108 euro.

- Dall'autunno del 2000 incassa ogni mese il vitalizio senatoriale (sia pure ridotto per reversibilità) la vedova di un uomo che non mise mai piede al Senato: Arturo Guatelli, che subentrò a camere già sciolte al senatore Morlino (morto per infarto).

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13 marzo 2009 5 13 /03 /marzo /2009 18:22

70.000 AL MESE! Non sono gli euro che guadagnerete. E' il numero degli espulsi dal mercato del lavoro previsto per quest'anno. Una vera ecatombe che investirà ogni settore produttivo

L'allarme occupazione per i lavoratori precari, rilanciato nei giorni scorsi anche dal governatore della banca d'Italia, inizia a prendere forma. Mediamente, nel corso dell'anno, perderanno il posto di lavoro tra i 40 e i 75 mila interinali. Rispediti a casa, senza nemmeno l'ombra di un sostegno o protezione.
E' quanto risulta dalle stime - dati certi, quando si tratta di lavoro precario, è difficile averne - dell'ente bilaterale nazionale per il lavoro temporaneo (Ebitemp), di cui fanno parte imprese (le agenzie interinali) e sindacati. «Un fenomeno senza precedenti», concordano nella valutazione questi ultimi: «E' la prima volta da quando esiste il lavoro interinale (introdotto dall'ex ministro Treu nel '97 ndr) che assistiamo a una caduta simile».
La stima è stata effettuata sulla base della caduta del fatturato, pari al 30%, che da settembre scorso e con un apice tra dicembre e gennaio, ha terremotato le agenzie che somministrano lavoro all'industria ai ai servizi (più note come agenzie interinali). Considerando una platea interessata di almeno 600 mila persone che lavorano ogni anno, 300 mila delle quali in maniera continuativa, e proiettando i dati della crisi dell'ultimo semestre 2008 sul 2009, si stima che a perdere il posto ogni mese saranno tra le 40 e le 75 mila persone. «Una cifra impressionante - commenta Filomena Trizio, segretaria dei precari Cgil, il Nidil - considerando anche il fatto che l'interinale ha avuto sempre tassi di crescita a due cifre». Non è difficile capire il perchè: lavoro a tempo determinato (un giorno, sei mesi, un anno...) e dunque meno costoso, fornito alla bisogna da agenzie che nel frattempo si sono moltiplicate sul territorio sostituendo i vecchi centri per l'impiego.
E al dramma si aggiunge dramma, se si considera che questi lavoratori sono completamente sprovvisti di una rete di protezione sociale, che possa attutire, sia pur minimamente, gli effetti della crisi. Il questa direzione va la proposta lanciata ieri dal neosegretario del Pd, Franceschini: un assegno mensile di disoccupazione per tutti coloro che perdono il lavoro. «Berlusconi porti il provvedimento in aula, se vuole presenti pure un decreto legge visto che ne ha già fatti tanti, e noi lo sosterremo».
Non passa neppure un'ora che dal governo giunge la replica. Ci pensa Brunetta, il loquace ministro della pubblica amministrazione: «Probabilemnte Franceschini non sa, perchè non è un economista come lo sono io, che l'indennità di disoccupazione è un ammortizzatore sociale». Ammette, lo stesso ministro, che «tutto sommato, è uno strumento di limitato uso», ma se la cava ricordando che «il governo ha stanziato 8 miliardi di euro per la cassa integrazione in deroga», dei quali sono stati stanziati appena 150 milioni di euro finora: «Non c'è un solo lavoratore italiano che abbia problemi se perde il lavoro».
Sono proprio quegli 8 miliardi ottenuti dallo stato dopo una lunga trattativa con le regioni, che il Pd chiede di utilizzare per fare, «oggi e non dopo la crisi, la riforma degli ammortizzatori sociali». Spiega Enrico Letta, responsabile welfare del partito: «Serve un assegno di disoccupazione universale che rappresenti un superamento dell'attuale asimmetria che, nel nostro sistema, dà garanzie piene a chi ha un contratto a tempo indeterminato e nulla ai tanti lavoratori parasubordinati».
«Un primo passo ma non sufficiente», commenta la proposta il segretario del Prc, Ferrero, che chiede di «fare come Obama: togliere ai ricchi per dare ai poveri». E la proposta piace anche al segretaio della Cisl, impegnato in questi giorni a tentare di ricucire i rapporti con la Cgil: «Un'idea utile, il governo ne tenga conto».

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12 marzo 2009 4 12 /03 /marzo /2009 18:37

C'è un'idea che sta girando nella testolina malata del nostro Silvio: candidare i suoi ministri (e anche i governatori di regione) alle elezioni per il Parlamento europeo di giugno. Tutto questo sarebbe per evitare un calo di consenso e la nascita di battibecchi all'interno del partito in caso di brutta figura. É un'idea antidemocratica, come molte che spesso siamo abituati a sentir dire dal nostro premier. Gli elettori, praticamente, andranno a votare i ministri, grazie ovviamente alla loro nomea, ma essendo già in carica nel Governo attuale, automaticamente andranno a scegliere il vero candidato. Ingegnoso eh? Io voto il ministro, ma in realtà voto un'altra persona. Geniale. Prepariamoci a un grande spettacolo davanti all'Europa intera. Il made in Italy prima di tutto.

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12 marzo 2009 4 12 /03 /marzo /2009 18:29

Una normativa di legge pensata per i politici offre una scappatoia anche a omicidi e pedofili

Non sappiamo ancora come sarà, in linea definitiva intendo, la legge sulle intercettazioni che pian pianino la maggioranza di governo sta mettendo su. Quello che sappiamo e che, mattoncino dopo mattoncino, si sta erigendo un muro, una sorta di scudo spaziale legislativo, sotto il quale potranno trovare ricovero i politici. Tutti i politici. Di ogni colore, credo, foggia e latitudine. La nuova legge li mette al riparo da tante, inestetiche, perniciose perdite di tempo davanti a magistrati che non hanno altro da fare che cercare di capire cosa fa questo o quel politico durante il suo mandato e nell’espletamento delle sue funzioni. E passi. Ad un certo punto, visto che poi non si arriva a niente, la gente si stanca anche di tutte queste indagini. Benché una simile pratica sia deprecabile in ogni democrazia moderna, e mai e poi mai nelle polis greche si sarebbe consentito una cosa del genere, il rischio veramente serio ed alto è un altro. Non sapremo mai più cosa dice al telefono Moggi. Non potremo più leggere sui giornali le avances sessuali che questo o quel tizio, sfruttando amicizie più o meno millantate, farà all’aspirante valletta, letterina, velina, schedina, meteorina, prezzemolina di turno. Ricordate Elisabetta Gregoraci? Ovviamente sto scherzando, magari fosse questo il rischio!! In realtà le nuove disposizioni saranno accolte come manna dal cielo anche da altri biechi individui. Tanto per fare un esempio i nuovi, restrittivi tempi per le intercettazioni andranno ad avvantaggiare anche i pedofili. Non di rado infatti per tirare le fila di una rete di pedofilia possono occorrere mesi e mesi, quando non anni per arrivare ad un qualche indizio o prova. Con le nuove disposizioni non sarà più possibile. Gianrico Carofiglio, magistrato, scrittore e parlamentare del Pd, dice che, nel corso della sua carriera di giudice, ha visto non poche volte le intercettazioni usate con leggerezza e a sproposito ma il rischio è quello, come si suol dire, di buttare via il bambino insieme all’acqua. Anche nel caso di un omicidio, per esempio, dopo due mesi bisognerà staccare le intercettazioni. E lo stesso sarà per la pedofilia, per la violenza sessuale continuata, le sette sataniche e via discorrendo. La domanda che dobbiamo porci è se siamo disposti ad accettare tutto questo. Marco Travaglio e la sua troupe parlano di Bavaglio dell’informazione. Pur senza essere così drastici è indubbio che un giornalista dovrà violare la legge e rischiare il carcere per fare il suo lavoro di cronista. Siamo disposti a fare marcia indietro sull’informazione e su uno strumento utilissimo, se non se abusa, per le indagini solamente per far fare in modo sicuro e comodo i maneggi al politico di turno?

 

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4 marzo 2009 3 04 /03 /marzo /2009 09:47

 

 
Si parlava di quanto s'intascano comme d'abitude i nostri amati parlamentari, nemmeno più scelti amorevolmente da noi, come i migliori lavoratori di chiappe e ganasce. Esercito di eunuchi(uomini senza palle) al servizio di un impero, più che decadente, ormai putrefatto.

Ricordiamo i numeri del privilegio.

Indennità parlamentare corrisposta per 12 mesi: € 5.486,58 al mese (10.623.500 lire) + Diaria di soggiorno: 4.003,11 al mese* (7.751.101 lire)
(*Da questa diaria vengono detratti, bontà loro, € 206,58 per ogni seduta nella quale il deputato non abbia partecipato almeno al 30% delle votazioni che in essa sono effettuate)

Ad ogni deputato vengono inoltre corrisposti:
mensilmente un rimborso forfetario di € 4.190,00 per le spese sostenute al fine di mantenere il rapporto con gli elettori (chissà, se la squillo è un'elettrice, magari si fanno anche rimborsare le trombate).
Ogni tre mesi, (per i trasferimenti dal luogo di residenza all'aeroporto più vicino e tra l'aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio) un rimborso spese pari a € 3.323,70, per il deputato che deve percorrere fino a 100 km per raggiungere l'aeroporto più vicino al luogo di residenza, ed a € 3.995,10 euro se la distanza da percorrere è superiore a 100 km.
I deputati, qualora si rechino all’estero per ragioni di studio o connesse all’attività parlamentare, possono richiedere un rimborso per le spese sostenute entro un limite massimo annuo di € 3.100,00.
Si pagano almeno la ricaricabile del telefonino? Macchè, annualmente ricevono un rimborso di € 3.098,74 per spese telefoniche.
I deputati inoltre usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale.

Siamo a circa € 15.269,72 al mese. Diciamolo in lire, che fa ancora più effetto a noi vecchi: quasi una trentina di milioni al mese. Paragonateli al mazzo che ci dobbiamo fare noi ogni mese per portare a casa un migliaio di euro striminziti in media e, quando avrete finito di tirar giù i santissimi e le madonne boscaiole, ditemi, per tornare all'attualità: se questi cialtroni non avessero un esercito di lacchè disposti a perdonargli tutto, anche i più disgustosi privilegi, non sarebbe giusto svergognarli sulla pubblica piazza mediatica, ricordando questi privilegi ai coglioni che li hanno votati?

Sia sa che con 15.000 euro al mese non rimane molto per i pasti e, con la crisi economica che ci minaccia, bisogna stringere la cinghia. Così l'ultima trovata di questi giorni per i senatori è di applicare un ribasso del 20% sul costo del tramezzino, del caffè e della pasta al pomodoro, consumati alla buvette di Palazzo Madama.

Un primo piatto 1,50 centesimi, un secondo di roast beef € 2,00 e un bel caffè 0,40 centesimi. In pratica un pasto completo al prezzo che il popolaccio paga per un panino con il salame.

Ovviamente il TG non ne ha parlato. In compenso ci ha fatto sentire quello del centrodestra dire che di indennità di disoccupazione non se ne parla. Ma che scherziamo?

Bravi, continuate così. E' in questo modo che, ciclicamente nella Storia, ad un certo punto cominciano a rotolare le teste.

Update. Il quotidiano giacobino La Repubblica ci informa che il presidente del Senato Schifani, forse schifato dallo sconcio dei prezzi da Caritas della buvette, ha ordinato che fosse annullata la riduzione del 20% sui prezzi. Quindi, la pasta al ragù torna a € 1,80 invece che 1,50. I trenta centesimi dello sconto saranno, attenzione, devoluti in beneficienza! Trenta centesimi. Nemmeno il prezzo di una briosche.
Arrotate le lame.

 

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Presentazione

  • : Tutti contro.......!!!! by clod
  • : La pressione dell’omologazione, l’egoismo altrui lo hanno spinto verso la più triste e irreversibile delle scelte Con lui si è chiusa l’epoca degli ideali della società nuova. Ora, in questa fase di passaggio, dove il ricordo di quegli ideali fluttua nell’aria, sta a noi restituire fiato alle travolgenti spinte del secolo scorso.
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