Alla cassa veloce con tanto di scritta a caratteri cubitali “Max. 10 pezzi” , anche se ormai non dovrebbe servire, perché si sa.
Due persone, una coppia, mettono una 20ina di articoli sul tappetino della cassa e alle rimostranze della cassiera, che sostiene tra l’altro, un bene poco di moda di questi tempi, il rispetto per gli altri clienti in coda, i due affermano di aver fatto la spesa separatamente e se la prendono anche un po’.
Poi però paga lui, lei mette le cose nei sacchetti e se ne vanno un po’ scocciati.
Sembra un problema banale, ma tocca direttamente il nocciolo di tante questioni e relativi problemi odierni di questa Italia.
La nostra furberia e il nostro malsano istinto all’aggiramento delle regole, il nostro senso civico altalenante o addirittura ignoto, sta facendo molti danni a tutti i livelli, famigliari, sociali , individuali e collettivi.
Ne fa ancor di più il nostro lasciar correre per stanchezza o superficialità.
Credo invece che ognuno di noi dovrebbe pretendere il rispetto per le regole e per l’altro.
Iniziando, perché no, dalle piccole cose della vita quotidiana, soprattutto dei nostri figli che ci osservano e prendono esempio e saranno i cittadini italiani dell’Italia che verrà.